mercoledì 25 luglio 2012

25 Luglio 2514

Per la prima volta mi è successo.
Ho tentato di abbracciare un'estranea, non so per quale motivo.  Al suo rifiuto, mi sono reso conto di aver violato il suo spazio vitale...non so cosa mi sia preso. Sarà per la sua tenerezza di fondo che in quella situazione è sbocciata come un fiore. Odiosa empatia.


Charlotte Alcot non è quella persona forte, autoritaria e arrogante che avevo dipinto il giorno del colloquio. È una ragazza fragile, avvelenata dalla sua stessa ambizione. 


Dev'essere qualcosa di estremamente represso ma che poi si è ribellato; si è pentita di aver allontanato tutte le persone, ne lamenta la loro perdita. 


Che stia lottando contro se stessa, è chiaro. Buona fortuna, Charley, ma ricordati che la cioccolata né l'iperico possano durare per sempre.





martedì 24 luglio 2012

24 Luglio 2514

Sto scrivendo un diario. Non sto morendo, quindi...potrei continuare con questo strano vizio.

Stranamente, stanno chiedendo da me cose che nemmeno i miei professori preferiti chiederebbero: la mia opinione. Il problema di fondo è...che non saprei che dire.

E se deludessi, per fare un esempio, Charlotte? O Ace? O peggio...Sophie?

Questo però mi onora parecchio; alla fine dico come la penso veramente, com'è giusto che sia,  anche se riguarda di argomenti di cui non ne conosco l'essenza...ma questo non mi ferma. Anzi, mi sprona a cercare conclusioni logiche e soprattutto meno avventate. Attira il buon senso, sì.

Per il resto...sempre la solita vita. Con un po' di caramelle a portata di mano. Grazie Sophie!

Spero di sopravvivere raccontando le mie idee. Di solito, chi dice come la pensa, non resiste a lungo. Speriamo bene, insomma.