domenica 12 agosto 2012

Chlorine

Dovessi pensare a lei, non saprei che dire.
Quando comincia ad essere triste, è difficile comprendere quali siano le sue intenzioni: sembra una rondine chiusa in gabbia, cosa che la fa soffire, la agita per poi rassegnarsi alla sua morte.

Certo, Charlotte Alcot non sta rischiando la morte, assolutamente. Ma rischia di perdere ciò che lei reputa più chiaro...dovrei incazzarmi per i suoi ragionamenti sconclusionati.

E invece...no.

Non provo tenerezza nei suoi confronti, né la compatisco. La comprendo; riesco quasi a sentire l'inquietudine che cova in quel corpicino da bambina. 
È un'amica, non ché una dei miei superiori. So solo che mi dispiace tanto ogni volta che le provoco quelle lacrime così amare.

E poi arriva ieri. Finalmente riesco a sbloccarmi con una persona, divertendomi in piscina con lei. Va bene, all'inizio ha tentato di affogarmi...e poi è diventato uno zainetto.
Per la prima volta ho scherzato con Sabina, eppure avevo l'impressione all'inizio che tenesse le distanze. Mi sbagliavo.

Tutto viene rovinato alla fine da me. Un bacio dove non avrei dovuto. Eppure c'è stato.
Il sapore del cloro non è mai stato così sopportabile.

Nessun commento:

Posta un commento